Recovery, riforma della giustizia: processi civili e penali rapidi, cambia anche il tributario

Per accorciare i tempi della giustizia nascerà l’ufficio per il processo. Si tratta di un ufficio che mira ad affiancare al giudice un team di personale qualificato di supporto, per agevolarlo nelle attività preparatorie del giudizio. Le risorse, reclutate a tempo determinato con i fondi del Recovery, saranno impiegate dai Capi degli Uffici giudiziari secondo un mirato programma di gestione idoneo a misurare e controllare gli obiettivi di smaltimento individuati. Nel processo civile saranno favorite le modalità alternative di risoluzione delle dispute: l’arbitrato, la negoziazione assistita e la mediazione. Sempre nel processo civile, poi saranno resi effettivi il principio di sinteticità degli atti e il principio di leale collaborazione tra il giudice e le parti (e i loro difensori) mediante strumenti premiali e l’individuazione di apposite sanzioni per l’ipotesi di non osservanza. Con riferimento al procedimento di appello, il Piano potenzia il filtro di ammissibilità, per una più efficace selezione delle impugnazioni manifestamente infondate. Sul processo tributario è stata istituita una Commissione che si occuperà della riforma. Il cardine comunque, sarà l’utilizzo di giudici tributari professionali, ossia esperti della materia. Si tratta di quelle che potrebbero definirsi le “toghe del fisco” e che dovrebbero evitare l’accumularsi del contenzioso tributario soprattutto in Cassazione.

Potrebbe interessarti anche

Articoli correlati