Investimenti: a caccia di tecnologia, brevetti doc Ue ed Esg

L’Europa continua a essere uno dei mercati azionari più ampi e liquidi del mondo, con un’economia che compete con Stati Uniti e Cina per dimensioni. Offre inoltre una sorprendente complessità, tale da generare opportunità, secondo Ben Ritchie, Head of European Equities, e Andrew Paisley, Head of Smaller Companies, di Aberdeen Standard Investments. In passato, le azioni Ue sono state penalizzate dalla crescita economica deludente e da incertezze politiche. Eppure, la natura globale di molte aziende Ue merita una considerazione diversa. Settori come healthcare, tecnologia e beni di consumo di base, in cui l’Europa vanta molti leader globali, sono poco connessi con la domanda interna. Al contrario, beneficiano di trend transnazionali come la digitalizzazione, l’invecchiamento della popolazione e l’aumento della classe media nei mercati emergenti. Secondo Factset, oltre il 54% dei ricavi delle grandi società quotate proviene dall’esterno dell’Unione.

TRE OPPORTUNITÀ

La complessità dell’Europa sta anche nel fatto che esistono opportunità per investire in società di elevata qualità a tutti i livelli di capitalizzazione. Ad oggi, le società più piccole sono all’avanguardia in tutti i settori, dal food delivery all’automazione industriale. Inoltre garantiscono diversificazione. Eppure le small cap hanno valutazioni basse, quasi da record. Quali i temi più interessanti? Almeno tre. A partire dal “capitalismo responsabile”. Molte aziende Ue sono leader globali nei temi Esg (ambientali, sociali e di governance) e beneficieranno della transizione verso un mondo più sostenibile. L’Europa vanta già molti leader tra cui Kingspan (isolamento e rivestimento), Ørsted, (energia eolica) e Vidrala (contenitori in vetro). Le società Ue presentano evidenti punti di forza nella proprietà intellettuale: è un fatto che il Vecchio Continente è patria di alcuni dei brand nel settore dei consumi più consolidati e ricercati al mondo. Anche con un’ampia esposizione ai consumatori dei mercati emergenti. Tra i marchi più in evidenza, Moncler, Tod’s e i brand del lusso italiani e francesi del gruppo Lvmh. Inoltre, l’Europa ha fatto notevoli passi avanti nel sanitario tra tecnologia medica, sviluppo di farmaci e test diagnostici. Infine, la storica competenza nel settore manifatturiero conferisce alla regione una posizione forte nello sviluppo di soluzioni tecnologiche. Ad esempio, la svizzera Komax si occupa dell’automazione della movimentazione di cavi nel settore auto mentre Nemetschek fornisce un software leader in ambito edilizio e ingegneristico.

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